martedì 23 giugno 2009

Ciao Massimo

Ci sono uomini che hanno dedicato l'esistenza alle proprie passioni, e Massimo era uno di questi. Ecco perché non è difficile raccontare la vita di Massimo, o almeno della parte che ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere.

La sua prima grande passione era il Rugby. Dopo diversi anni trascorsi a giocarlo da ragazzo, ha deciso di dedicargli tutto il suo tempo libero da adulto. Si è a lungo occupato del settore giovanile, trasmettendo la sua passione per questo sport ai giovani. Gli ultimi aneddoti che ho sentito dalla sua voce riguardavano le numerose corse al pronto soccorso per ricucire i tagli che i bambini riportavano dopo le partite. Le mamme -diceva- erano più tranquille se riportavi loro i figli già "riparati". Il Rugby è stato anche uno strumento di solidarietà. Recentemente era stato tra gli organizzatori di una serata di beneficenza per raccogliere fondi a favore del Paganica Rugby, squadra colpita dal terremoto d'Abruzzo. In una sola serata lui e i suoi amici sono stati in grado di raccogliere ben 5.000 euro!


Altra passione, tipicamente italiana, era quella della cucina come occasione per trascorrere del tempo con gli amici. La sua specialità erano senz'altro i piatti a base di carne accompagnati da un buon vino, che sapeva preparare in maniera semplice ma davvero appetitosa. Era una vera gioia sedersi a tavola con Massimo; grazie ad uno spiccato senso dell'autoironia sapeva raccontare aneddoti esilaranti di cui era spesso il protagonista.

La passione che ha occupato però la maggior parte del suo tempo è stato l'allevamento dei suini. E l'immagine migliore per ricordarlo è sicuramente questa, da lui stesso inviata alla trasmissione radiofonica "Caterpillar". Laureato in Agraria, viveva il suo lavoro con impegno e competenza, e nel breve tempo condiviso ho potuto beneficiare di consigli e delle sue conoscenze, che generosamente metteva sempre a disposizione. Insieme all'inseparabile socio ed amico Gianni componeva un binomio irresistibile, capace di vivere con il sorriso sulle labbra e con grande leggerezza tutti i problemi che si presentavano. Offrivano a quelli che lavorano in questo settore un grande esempio di serenità, onestà e genuinità.

Massimo se n'è andato ieri, 22 Giugno 2009. Queste poche righe sono un tributo alla sua memoria ed un omaggio alla sua vita, una vita degna di essere raccontata.


M.L.

2 commenti:

roberta ha detto...

hai scritto delle cose bellissime e che descrivono molto bene quello che era il suo modo di essere.Al mpmento non riesco ad aggiungere altro ma lo farò quando riuscirò a parlare di lui in maniera più ironica, come a lui sarebbe piaciuto..

Costanza ha detto...

Grazie per quello che hai scritto di Massimo. Sono parole bellissime, che di tanto in tanto rileggo volentieri perchè ne fanno un ritratto molto veritiero. Massimo ci manca tanto e solo dopo quasi quattro anni riesco a lasciare questo messaggio... Massimo è stato uno zio fantastico, il mio preferito. Ricco di bontà, di umorismo e intelligenza. Grazie ancora e complimenti per il blog, sempre interessantissimo! Costanza