giovedì 1 marzo 2018

Annalena e l'Islam

Testi tratti da “Lettere dal Kenya” 1969-1985

Essere cristiani in un mondo musulmano (10/04/69)
[I padri della Consolata di Garissa] sono venuti per scelta, per mettersi a servizio di questa gente nomade e poverissima, ma a servizio vero, per crescere con loro: istruzione, tentativo di aiutarli a diventare uomini veri, con una loro dignità, una loro possibilità di crescere da soli, di progredire, cosa, oggi, impossibile perché mancano i leader preparati. Il progetto è stato calorosamente approvato quando i padri hanno messo ben in chiaro che non solo non si farà proselitismo di alcun genere ma che i ragazzi… saranno mandati alla scuola locale dove tra l’altro sarà loro insegnato il Corano e, meraviglia di tutte le meraviglie, che l’orfanotrofio sarà aperto al loro prete o insegnante di religione musulmano tutte le volte che vorrà venire e sarà chiuso invece a qualunque prete o insegnante di religione cattolica o cristiana che voglia andare a “evangelizzare”.
La Luna (28/10/72)
La Luna ha un profondo valore simbolico nel mondo religioso musulmano e in quello di tutti i popoli del deserto. Tutta la vita del musulmano si regola sulle fasi lunari: il tempo, gli anni, i mesi, le settimane, il Ramadan (il mese di digiuno), le grandi feste religiose, le cerimonie liturgiche… il nomade ama moltissimo la luna e dice che è buona e bella. Come è vero, sempre più vero, che il conforto viene alla fine sempre e solo dalla donna e non dall’uomo…
La moschea (11/06/73)
Da un po' di tempo abbiamo cominciato anche la costruzione di una moschea; i ragazzi indubbiamente purtroppo sono dei velleitari ma fin da quando sono venuta desideravano tanto avere una moschea, di queste fatte così, di rami, ma belle però, eleganti e poi invece praticamente chi fa la moschea sono io che procuro i pali, che procuro l’aiuto nel lavoro, tutte le idee, il luogo in cui farla. Comunque già io pregusto il giorno in cui la moschea sarà pronta… dentro metterò delle stuoie, spero che i ragazzi possano pregare di più , pregano così poco; la gioventù si allontana completamente dalla religione ma non perché ne ha trovata un’altra più valida più forte più robusta, no purtroppo, la gioventù si allontana dalla religione solo perché la sta perdendo, solo perché ai suoi valori religiosi sostituisce altri valori, valori che ubriacano questi giovani, che fanno perdere loro la testa e non sono valori perché sono il denaro, perché sono la popolarità, il successo.
La sepoltura di Mohamed (7/12/78)
(Parlando della sepoltura di Mohamed, guardiano ed aiutante ucciso nel corso di un tentativo di rapina al compound di Annalena. Annalena è dispiaciuta perché il corpo non è stato sepolto secondo la tradizione musulmana, avvolto in un lenzuolo bianco, ma ha ricevuto un funerale cristiano con una bara)
Mohamed io lo volevo a Wajir. Sognavo per lui un funerale degno del suo martirio, una tomba col muretto alto… una tomba col suo nome, con un’iscrizione in arabico… nel nome di Dio onnipotente e misericordioso… volevo un luogo a cui poter tornare… Dio ha voluto diversamente. Volontà di dio. Sia fatta la volontà di Dio. Ed è Dio che ha voluto che Mohamed fosse sepolto come qualunque buon cristiano di questo mondo, lui che cristiano lo era diventato profondamente nello spirito, lui che aveva imparato da me le leggi dell’amore, lui che serviva i malati come me e meglio di me, e mai per mestiere, sempre perché gli scaturiva dal cuore; e quando mi vedeva più preoccupata del solito per qualcuno di quei corpi minati moltiplicava i suoi sforzi per aiutarli, incoraggiarli, tradurre loro qualunque cosa io dicessi, precedendomi nel servirli perché io non mi stancassi troppo. Mohamed oggi è in Dio. Non posso non esserne felice.
Giobbe è “nostro” ma anche “loro” (25/11/79)
La tragedia è che l’Islam non insegna il comandamento dell’amore e dire che questi musulmani sono splendidi nella loro potenza di adorazione, pregano continuamente, piegano le ginocchia e la testa nel nome di Dio, hanno le lodi a Dio continuamente sulla loro bocca, la certezza incrollabile nel cuore e nello spirito che tutto avviene per volontà di Dio e che tutto va bene, va sempre tutto bene perché Lui sa ed è solo Lui che guida uomini ed eventi… dunque tutto è Grazia! Proprio come noi… Giobbe potrebbe essere “loro” nella stessa misura in cui è sicuramente nostro. Tutti i suoi beni sono distrutti, le sue ricchezze depredate, tutti i suoi dipendenti e i suoi servi uccisi, i suoi figli e le sue figlie morti sepolti sotto le macerie della loro casa… “Allora Giobbe si alzò e si stracciò la veste, si rase il capo, cadde a terra e adorò, e disse: Nudo uscii dal seno di mia madre e nudo vi ritornerò. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; come piacque al Signore così è avvenuto: sia benedetto il nome del Signore! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?”.
Il canto del Muezzin (14/12/79)
Carissima mamma, è mattino presto. Fuori c’è un cielo incantato di stelle e un filo argentato di luna che fa tremare il cuore in petto. Era tutto quieto. Ma adesso un uomo si è messo a cantare, chiama gli altri alla preghiera, altissimo il tono della voce, ma pacato, vasto e lento il suo cantilenare: nel nome di Dio onnipotente e misericordioso, alzatevi o fratelli, è tempo di lodare Dio. Non indugiate, alzatevi, Dio chiama… è ogni volta un’emozione intensa, ogni giorno come un’esperienza nuova, bellissima, toccante, liberante, purificante… e mentre prego perché questa fede così divinamente rocciosa possa un giorno essere illuminata e penetrata dal sole di Gesù Cristo, prego anche intensamente perché questa fede sia conservata a questo popolo.