sabato 14 maggio 2011

Uniti per l'Egitto

Lo scorso venerdì 13 Maggio musulmani e cristiani copti hanno manifestato in migliaia in Piazza Tahrir per proclamare l'unità nazionale e la loro vicinanza al popolo palestinese. La stampa italiana ha appena sfiorato questa notizia, riaffermando di fatto che le notizie provenienti dal nord Africa che non raccontino di bombe o morti non devono interessare i lettori italiani.
Personalmente ho trovato la notizia piuttosto interessante, e ho voluto approfondirla sui siti delle agenzie internazionali e su alcuni blog esteri. In uno di questi, ho trovato la foto di uno striscione esibito nel corso della manifestazione. Nello striscione compare un simbolo formato dall'unione della mezzaluna islamica e della croce cristiana. In uno degli stati islamici più grandi del mondo (il 90% degli 80 milioni di abitanti sono musulmani) e con il maggior numero di cristiani (i copti) è comparso un simbolo che a me sembra rivoluzionario molto al di là dei confini egiziani. Nel corso della mia ricerca ho scoperto che questo simbolo era stato utilizzato dalla popolazione, nella medesima piazza, in almeno altre due circostanze: il 6 Febbraio e l'11 Marzo.

Il perchè di questa audacia è riassunto nelle parole di Rana, una delle manifestanti di piazza Tahrir: "Tutti gli Egiziani, siano cristiani o musulmani, vogliono il cambiamento, la giustizia e la libertà per il popolo". Le manifestazioni organizzate nel corso degli ultimi sei mesi sono nate anche in risposta agli attentati orditi dai fondamentalisti che hanno preso di mira i cristiani copti. Il popolo egiziano è sceso in piazza per affermare la sua unità e la comune aspirazione verso la democrazia e la libertà. Questa protesta ha preso corpo ed ha incendiato gli animi dei cittadini egiziani grazie ai moderni network di comunicazione e informazione, e ha visto i giovani come interpreti principali. In nome del progresso civile e dei diritti umani il Corano e la Croce sono stati impugnati insieme a sancire la solennità del momento che sta vivendo l'Egitto e l'indissolubilità del patto che cristiani e musulmani stanno stabilendo per il bene del loro paese.

Il rapporto tra cristiani e musulmani rappresenta la grande sfida del nostro tempo, e dall'Egitto proviene un esempio della strada che tutto il mondo dovrebbe seguire, e cioè trovare unità nel rispetto delle differenze. Contro il terrorismo e per colmare la distanza che separa le parti occidentale ed orientale di questa nostra Terra non c'è altra soluzione che questa.
M.L.

Le immagini di questo post sono state tratte dai seguenti blog e siti:
http://wondersofpakistan.blogspot.com/
http://blogs.reuters.com/faithworld
http://www2.canada.com/topics/bodyandhealth/story.html?id=4424754
http://muslimvillage.com/
http://www.bosnewslife.com/16697-egypts-christians-muslims-facing-tensions-after-unity

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