sabato 9 novembre 2013

Disabilità o Superpoteri?

Alzi la mano chi è in grado di percorrere 4.000 Km in bicicletta. Io no di certo, nemmeno con un anno a disposizione. Norberto De Angelis c’è riuscito in 80 giorni. Nel 2009 questo straordinario sportivo ha attraversato da est a ovest gli Stati Uniti lungo la celebre “Route 66”. Un’impresa notevole per un buon ciclista, un successo eccezionale se si pensa che Norberto l’ha realizzato con la sola forza delle braccia. Norberto è sempre stato uno sportivo sopra la media, arrivando addirittura a militare nella nazionale italiana di football americano. Durante un periodo di volontariato in Africa è rimasto coinvolto in un incidente stradale che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. Da quel momento in poi è iniziata una nuova vita che, grazie alla sua straordinaria forza di volontà e ad un pizzico di tecnologia, è stata  ricca di imprese sportive ancor più clamorose delle precedenti. Oggi Norberto è tornato in Tanzania, il paese che è stato teatro del suo dramma personale, per raggiungere un nuovo traguardo. La traversata di questa nazione (750 Km) in handbike prestando la propria immagine come testimonial alla campagna del CEFA “Less is More”, un’iniziativa per la creazione di opportunità professionali per i diversamente abili della Tanzania.
Cliccando su questi link trovate il video di presentazione dell’impresa di Norberto in italiano ed in inglese. Sul sito del CEFA trovate tutte le info relative al progetto “Less is More” e gli aggiornamento relativi al viaggio di Norberto.
Alzi la mano chi desidera diventare una star della musica, famosa ed
acclamata durante i concerti da migliaia di fan in delirio. A me piacerebbe molto. C’è un gruppo musicale, formato da poliomielitici ed orfani di strada che c’è riuscito. I loro handicap fisici hanno sicuramente rappresentato un ostacolo alla loro affermazione, ma di certo la loro nazione di origine (il Congo) e la loro condizione sociale (vivono nei quartieri più poveri e degradati di Kinshasa) sono stati scogli ancor più difficili da superare.
Staff Benda Bilili è un gruppo congolese formato da quattro personaggi in carrozzella e quattro orfani di strada, che fin dalla sua nascita ha suonato presso l’ex-zoo di Kinshasa, uno dei luoghi più poveri di una delle città più allucinanti del mondo. Erano talmente poveri che diversi loro strumenti sono stati costruiti utilizzando esclusivamente materiale di recupero. Il nome del loro gruppo in lingua Lingala significa “Guardare Oltre le apparenze”, e di sicuro ha saputo guardare oltre le apparenze il loro scopritore, un certo Michel Winter. Il successo degli Staff Benda Bilili è stato folgorante, paragonato addirittura a quello ottenuto dai Buena Vista Social Club, la band cubana immortalata da Wim Wenders nel celebre omonimo documentario. Anche la storia degli Staff Benda Bilili è stata raccontata in un documentario, ed anche questa pellicola è stata baciata da una grande fortuna, venendo proiettato al Festival di Cannes nel 2010. Cliccando sul link potrete vedere il trailer.
Alzi la mano chi pensa che un handicap sia una delle disgrazie peggiori che possano capitare. Io non lo penso, e le storie raccontate in precedenza stanno lì a dimostrarlo. Correre una maratona è molto difficile, e pochissimi normodotati posso dire di esserci riusciti. Ebbene, i protagonisti di queste storie hanno corso le loro maratone con un pesante zaino in spalla, il loro handicap. Non sono uomini normali, e nemmeno persone diversamente abili. Sono a tutti gli effetti superuomini, persone dotate di una forza di volontà superiore a quella di “noi uomini normali”. E questo discorso va esteso anche a tutti i portatori di handicap che non realizzano imprese così eclatanti, perché riescono ad eseguire forse con difficoltà gesti apparentemente normali, ma riuscendo laddove noi, al posto loro, probabilmente falliremmo. E chi non riesce nemmeno ad eseguire i gesti più semplici, detiene comunque un superpotere assolutamente precluso ai normodotati. Queste persone, apparentemente inutili e maledette da una vita di sofferenza, hanno il potere di rendere migliori coloro che le circondano. Provare per credere.
M.L.

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