martedì 8 agosto 2017

All'asilo

Ciao a tutti! Questa mattina, 08/08/2017, alle 7.30 è iniziata un’altra giornata a Bomalang’ombe con il nostro breve momento di preghiera e una bella colazione. Ieri sera ci hanno annunciato che oggi alcuni di noi sarebbero andati alla scuola materna a fare un po’ di animazione ed io ho subito alzato la mano: adoro i bambini e non aspettavo altro! Così alle 8.30 io, Gaia, Giorgio, Nappo, Chiara e Jack abbiamo preparato qualche gioco, canzone, cartelloni e colori da portare ai bambini; ci ha subito accolti Mariana, la maestra, con il solito KARIBU, ovvero ‘benvenuti’ nella loro lingua. Ad un certo punto Mariana mi ha portata da una parte, si è tirata su la maglietta e mi ha mostrato il seno: ne aveva solo uno; si è operata poco tempo fa e mi ha detto, o meglio mi ha fatto capire scrivendo sulla sabbia, che dal 14 al 16 andrà fare un controllo all’ospedale a Dar Es Salam. Mi ha colpito la sua vitalità e la sua tranquillità nel mostrarmi la sua malattia, ma nonostante questa e la sua vita passata
difficile ha un sorriso luminoso, è così piena di felicità e sta dando tutta la sua vita ai bambini dell’asilo; tutti i balletti che fanno i più piccoli durante la messa glieli ha insegnati lei. Di certo poche persone nel nostro Paese mostrerebbero ad un estraneo la propria malattia.
I bambini sono fantastici, anche se oggi erano pochi perché è la festa nazionale dell’agricoltura; non fanno altro che salutarci con un buffo ‘ciao’ o ‘ciau’, mostrando i loro dentini bianchissimi. Molti si avvicinano a noi e si fanno prendere in braccio; ovunque mi ritrovo tanti, tantissimi occhietti incuriositi che mi fissano. Alcuni mi prendono le mani e le osservano fino all’ultimo pezzetto di pelle, come se non ne avessero mai vista una; be’, in effetti sono proprio una novità per loro le nostre mani bianche! La maggior parte dei bimbi ha il nasino che gli cola, si puliscono nei loro vestiti ormai consumati da tempo e si meravigliano quando tiriamo fuori un pacchetto di fazzoletti. Si, gli abiti vengono utilizzati fino a che non sono strappati del tutto; insomma, usano quel poco che hanno fino in fondo, al meglio, come vivono tutto il resto. Si accontentano veramente di poco, che sia una carezza o un sorriso. E’ come se nascessero già grandi, infatti anche i più piccoli vengono mandati a fare dei lavori, come prendere la legna per accendere il fuoco per cucinare, oppure quelli un po’ più grandi (8 o 9 anni) si occupano dei loro fratellini. Stamattina all’asilo gli avevamo portato dei cartelloni e dei colori, ma nonostante avessero tutto l’occorrente, loro preferivano disegnare sulla polvere con un bastoncino o una matita senza punta. Una bimba di nome Chorin (almeno credo si scriva così) che avrà avuto al massimo tre anni continuava a parlarmi nella sua lingua, con quella sua vocina sottile e dolce, probabilmente non comprendendo il fatto che io non capissi. L’altro giorno ho conosciuto due ragazzine, Nema e Ana, e mi hanno chiesto come mi chiamassi; oggi, dopo il momento di preghiera, si sono ricordate del mio nome. È un gesto semplice, insignificante per alcuni probabilmente, ma a me piace tanto il fatto che almeno uno di questi bambini si ricordi di me.
Oggi mi ha colpito anche un’altra cosa: ho accompagnato Hakim a tagliarsi i capelli (è quasi più donna lui di me …) e il barbiere al momento del pagamento gli ha chiesto solamente 1000 scellini, ovvero circa 50 centesimi, così Hakim gli ha dato 2000 scellini. Il barbiere ha fatto una specie di piccolo inchino con le mani giunte per ringraziare, ripetendo ‘asante, asante’, cioè ‘grazie’.
Stando qua mi accorgo che sto riflettendo molto; mi aspettavo altro da quello che ci mostrano la televisione o i giornali: i bimbi praticamente nudi, la fame, la povertà… Non dico che non ci sia la povertà, ma qua c’è qualcosa che colpisce e che mi fa crescere sempre nuove emozioni … Forse è la felicità e positività delle persone, ma credo che sia soprattutto la semplicità con cui fanno tutto, con cui vivono questa vita così diversa dalla nostra, di certo non facile. O meglio, forse non lo è per noi perché non siamo abituati. La gioia di queste persone non la mostrano alla televisione.

Avrei molte, moltissime altre cose da dire, ma sono talmente tante che non me le ricordo nemmeno. Con questo concludo il mio blog (scusate se non è divertente come gli altri!).

Ciaooo!!

ELENA


9 commenti:

Unknown ha detto...

Cara Elena non ci aspettiamo certo che tu ci diverta !!! Hai posto l'accento giustamente sulla loro condizione ...non facile , di certo, ma sicuramente la semplicità della loro vita li fa più veri e più felici di noi che pensiamo di avere , se non tutto, molto ....invece ci manca quel quid che tu hai colto e che porterai con te ed anche a noi !! Grazie cara ...un abbraccio ...

Anonimo ha detto...

grazie x la tua testimonianza ....1 racconto davvero emozionante descritto con il cuore...
ho 1 richiesta: riuscite a fare 1 foto o a descriverete il cielo stellato che ogni sera vi circonda....grazie Letizia

Antonio ha detto...

Quello che hai scritto e' semplicemente bellissimo e speciale. Condivido tutto quello che hai detto si percepisce la tua emoIone. E un tesoro immenso questa vostra avventura. Grazie ancora per condividerla con noi.

Unknown ha detto...

Ciao carissima, tutte le sere aspetto con ansia questo momento, e ammetto che ci speravo che questa sera ci fossi tu! Hai detto meravigliose parole e hai spiegato le tue bellissime emozioni. Fai tesoro di tutto quello che stai vivendo, ti servirà per vedere la vita con occhi nuovi e di fare della "tua vita un capolavoro". Come ho già detto anche ad Hakim, non vedo l'ora di ascoltarvi dal vivo e lì dopo non ci sarà bisogno di trattenersi. Un bacio grosso a tutti.
Ps.: domani esce l'articolo sul giornale. Di alla mamma che lo prendo anche per voi <3 <3 <3

Unknown ha detto...

Ciao Elena... o meglio.. Pinaaaa
Sei stupenda con quelle treccine (e ammetto di essere anche un po' invidiosa perchè le vorrei pure io).
Hai scritto delle bellissime cose, ma non mi stupisce perché sei una bellissima persona, molto sensibile, che riesce a cogliere le cose più sottili ma importanti della vita. Non vedo l'ora di sentire la marea di cose che hai ancora da dire.
Salutami tutti, ti voglio bene e divertitevi <3

Unknown ha detto...

Ciao Elena,la testimonianza di quest'altra realtà che hai vissuto (mi riferisco alla maestra) è molto commovente e sono contenta di sapere che con te c'era anche Roby. Queste situazioni purtroppo, sono molto forti e segnano parecchio ma è altrettanto bello sapere quanto gratificante sia il sorriso che ognuno di loro sta lasciando nei vostri cuori.

Noemi Casadei ha detto...

Un super super abbraccio da Noemi e Susanna a voi, siete fortissimi miei giardinieri provetti!!! Mi conoscete ho iniziato a commuovermi appena ho visto che scrivevate...non vi dico poi quando leggevo...forza forza!!! Bacissimiii

Anonimo ha detto...

Ciao Elena e ciao a tutti i ragazzi e capi, mi emozionano tantissimo i racconti delle esperienze che quotidianamente fate in Tanzania. State vivendo momenti belli, indimenticabili e irripetibili. Non vedo l'ora di riabbracciarvi e di ascoltare i vostri racconti. Buona strada e... un abbraccio a tutti!! Luci :)

Noemi Casadei ha detto...

Auguri auguri :-)♡<3 Susanna e Noemi